giovedì 24 dicembre 2015

BUON NATALE !!

Il vialetto è gia imbiancato ed un uomo si avvicina..
Il suo incedere è potente il suo respiro.. fà la brina!

E' di rosso lui vestito, di parvenza un po impettito
Nella borsa non regali ma sacca d'acqua, gel e sali

Lui non porta alcuna strenna, ha le corna ma non è una renna
Se cammini lui ti aspetta, poi ti sprona:"A  MANETTA!!"

Che tu sia Top o Tapascione, fai un incchino al suo cospetto:
sei di fronte a un CapoRetto.

BUON NATALE  A TUTTI !!



Mario,Claudio, Marco, Simone, Stefano, Luca, Marco, Pamela, Fabrizio, Andrea, Umberto, Fausto,Pablo, e tutti quelli che in questo primo anno ci sono stati vicino !!

martedì 8 dicembre 2015

Olimpia Trail 2015.. Non tutti i mali vengono per nuocere!

Da buon omino che corre sento la necessità fisiologica di tenere alta la motivazione per sgambettare
Intendiamoci non perchè sia un invasato, ma essendo troppo sensibile ai piaceri della tavola devo muovermi per non andare in overdose da colesterolo.
Fatto stà che subito dopo le fatiche della maratona di Verona io e il mio compare Claudio abbiamo iniziato la preparazione per la Mezza di San Gaudenzio che prevedeva per sabato scorso  una prova di circa 12 km e che, per colpa di alcuni impegni improvvisi, avrei dovuto saltare.

Bhè allora che si fa? Andiamo a Cavaglià all' Olimpia Trail  per la prova di 11 km.. 
E che sarà mai? La facciamo con il fiatone e l'allenamento è belle che  fatto!!!

L'appuntamento è alle 09.00 per il riscaldamento, Claudio mi ha già iscritto (penso che abbia dormito li per essere puntuale!), fa un freddo cane e  una tetra nebbiolina avvolge il parcheggio dove cominciano copiose ad arrivare le auto degli altri concorrenti.
Il tempo di salutare alcuni miei compagni di squadra impegnati nella gara più lunga da 20km ed è già ora di partire.
Come al solito tutti i buoni propositi vanno a farsi benedire e parto forte...
Primi 1500 metri in salita, non ripidissima ma costante, il sentiero è coperto di foglie, scivolo e prendo una storta. Prima bestemmia di giornata.
Ora si ripiana un po ma, sarà la storta sarà il freddo, mi sento le gambe inchiodate e un crampo al polpaccio destro non aiuta. E' il mio primo trail ma è  la seconda bestemmia di giornata.

Siamo circa a metà percorso e in lontananza vedo un tavolino! "Evvai il ristoro!" Su strada i rifornimenti li fai al volo ma qui è diverso, nei trail è tutto piu rilassato e gioviale. 
Mi fermo e bevo un bicchiere di the caldo mentre l'amico Antonio, rigorosamente in  piemontese, mi  racconta dei bagordi della sera prima. 
Antonio è un alchimista. Deve aver trovato il modo di convertire l'alcool in energia per i muscoli.. "Avrvetze!" e vola via...
La sosta di qualche minuto in congiunzione astrale con un "CCP" ( vi spiegherò prossimamente che cos'è) mi rimettono in sesto cosi con il fidato Claudio ripartiamo.
I km scorrono fluidi tra saliscendi e strettoie, il percorso è ben segnalato ed è impossibile perdersi, ci sorpassiamo più e più  volte ma è un tecnica collaudata: un po tira uno un po tira l'altro.
Finisce quasi sempre allo stesso modo: uno crolla e l'altro per amicizia.. anche!

Una ripida discesa nel bosco termina sull'ultimo tratto di asfalto che porta all'arrivo. Mi lancio in un allungo superando un gruppetto di arditi maturi che mi richiamano all'ordine in nome del giusto rispetto verso gli anziani...
Obbedisco sorridendo ma avverto qualcosa di strano... é la Manetta.. "Oddio" penso, "Oramai è stata chiamata in causa e non si può fermare.."

Claudio mi si affianca e mi urla qualcosa:" Ohh!! Arriviamo assieme eh..".
Non aspettavo altro. E' il segnale.. In una frazione di secondo liberiamo entrambi la Manetta e ci lanciamo al galoppo verso il traguardo. Ci fermeremo per inerzia diverse decine di metri dopo!

Pacca sulla spalla e via al ristoro (uno dei migliori in terra biellese): anche qui c'è la manetta, ma è quella dello spillatore del birrificio JEB! Ci saranno 5 gradi ma è un eresia non berla.

Tirando le somme quello che doveva essere un noioso allenamento si è trasformato in una bellissima esperienza che di sicuro ripeterò il prossimo anno magari nel percorso lungo.

Un grazie all'Olimpia Runners organizzatrice dell'evento, al buon Claudio compagno di avventura e, ultima ma più importante, all'amica Manetta


venerdì 4 dicembre 2015

Le "mie" Terre d'Acqua...

Flashback 27/11/2011... Trino, la mia prima Mezza.

Perchè in un posto simile?

Perchè è vicino al paese dove ho abitato per 30 anni.
Ho voluto scegliere questo posto perchè conosco il territorio, il freddo e la tristezza delle risaie di inverno.
E siccome non c'è cosa più triste di non essere mai triste... va beh, passiamo oltre.

Al tempo non ero ancora iscritto alla Pietro Micca (ma lo avrei fatto dopo un mese) eravamo un nutrito gruppetto di "Pietromicchini", non conoscevo ancora "il Maga" e non sapevo chi era quel tipo all'arrivo con occhiali scuri, cappellino e auricolare che incitava tutti come un forsennato... (Pensavo fosse l'organizzatore, ma non poteva organizzare tutte le gare del Biellese e Basso Vercellese!). Il #popologiallo non esisteva ancora e il sabato dell'aereoporto nemmeno sapevo cosa fosse.

15kg fa chiudevo la Mezza di Trino in 1h57 circa, sfatto e promettendomi di non fare più mezze (e forse di tornare al mio primo amore, la buona cucina!).

Flashforward 29/11/2015... Trino, la mia [???] Mezza.

Oramai ho perso il conto delle mezze.

Il tempo e la classifica, oggi come allora non contano, il numeo di "Pietromicchini" è sempre più o meno costante, il tizio all'arrivo c'è sempre e il #popologiallo è a casa a riposare dopo la fatica della maratona di Verona.

E io perchè sono li in mezzo alla tristezza delle risaie?
Non lo so. Forse è perchè la sfida del 2011 è stata solo un inizio, forse perchè sono 'le mie zone' ed è da un po' che non corro questa mezza forse perchè voglio rispolverare il fascino dei ricordi di 4 anni prima.

In 4 anni di allenamenti ho guadagnato 12minuti.. va bene lo stesso, sempre con il sorriso e soprattutto con la convinzione che quel tempo deve essere un altro punto di partenza e di divertimento.

Due note 'tecniche' sulla mia gara:
Mi sistemo a metà gruppo (fortunatamente questa volta non ci sono grigle ad incasinare la vita) la banda suona l’Inno di Mameli e via lo sparo. Circa 15 secondi per passare sul tappeto e tanti podisti più lenti da superare nel primo km. Primo mille  a 4’57”, secondo 4’39”, lo sapevo che partivo troppo piano :). Vabbè pazienza cercherò di aumentare i prossimi km. Resto in un gruppetto di gente mai vista che corre di buon passo, tra i 4’42” e i 4’35” tra saliscendi. Non so quanto riuscirò  a tenere questo ritmo, considerando la maratona di Verona di due settimane prima, ma oramai sono in ballo e si balla! KM5, vedo i cartelli degli ultimi km della maratona e della mezza, lo stesso percorso si farà al ritorno. Il passo è ancora buono. Un rettilineo molto lungo per metà in discesa mi accompagna per circa 2KM per poi portarmi dopo altri saliscendi al giro di boa. Penso (in realtà me lo 'suggerisce' il fisico) che è ora di rallentare... So che fino al 15° ci sono un po’ di salitelle insidiose che richiedono un maggiore impegno e la percorrenza al km non può che essere più lenta per me. Dal 17mo km in poi recupero un po’ di podisti e dal 19mo km le sensazioni non sono poi così male. Prima del 20mo km mi attacco ad un bel gruppetto di 3 amici che cercano di 'tirare' un quarto per il tempo di 1h45, accelero, 21mo km a 4’44”. All'arrivo sempre il solito tizio con occhiali scuri, auricolare e cappellino che mi da "il 5" e mi dice vai Team Caporetto !!!!!!
.... Ma allora siamo famosi!!!!! :)
Percorso

Altimetria






giovedì 3 dicembre 2015

Trail del Cinghiale



Venerdì 27/11 insieme ai miei compagni di squadra Elena e Andrea partiamo alla volta di Casola Valsenio per andar a fare il Trail del Cinghiale.
60km e 4000D+?? E chi li ha mai fatti?? Oltretutto in pieno inverno??
Va beh sarà una luuuunga passeggiata ma basta prenderli con lo spirito giusto "voglio i 2 punti"
Sia il nome " trail del cinghiale" che il luogo di partenza e arrivo (agriturismo il Poggiolo) si addicono molto alla filosofia del Team Caporetto 


Attimo di panico iniziale: noi ci aspettavamo di dormire in una palestra o una sistemazione simile e invece ci troviamo 2 tendoni militari con brandine (ok può andare) peccato che non siano riscaldati. Eh nooooo non a fine novembre con 0°!!!


Rimandiamo il problema a dopo cena.....
Nel frattempo conosco un'altra #popologiallo Gabriella che farà la 44km e suo marito che sarà il nostro tifoso #1.
A cena tavolata con Enrico, un trailer di ottimo livello (7°nella 60km), e Vania la fotografa dell'evento una persona molto molto simpatica e piacevole!
Fortunatamente la Benny parlando con l'organizzatore è riuscita ad ottenere di poter dormire in un dormitorio. Yeah una casa!!!
Almeno lì l'effetto stalla (riscaldamento a fiato) funzionerà.
Alle 23 finalmente a nanna puntando la sveglia alle 03:45....... Non è che mi riposo poi troppo??
Svegliaaaaa e via a far colazione all'agriturismo dove ritroviamo Vania
3 croissant, 3 abbondanti cucchiai di marmellata, 2 cappuccini, 3 succhi di frutta e un po' di prosciutto crudo. Anche la colazione in Caporetto Style!!
Relax post colazione e via a cambiarmi.
A 10' dalla partenza il tendone deposito borse di colpo si svuota e io in tutta tranquillità mi accorgo che devo ancora riempire le borracce, metter calze e scarpe.... zero ansia e agitazione... w la tranquillità!!
Finalmente esco anch'io e vado nel prato della partenza a -2° dove ritrovo i miei compagni, ci diamo un cinque x incitarci e caricarci e in bocca al lupo!
Fuochi d'artificio per dar il via all'avventura.... spettacolare una partenza così!!
430 lampade frontali che partono e iniziano a salire su per la collina è un'immagine da brivido.


Alzo lo sguardo e vedo la scia di luci.... mi volto e guardo in basso e vedo la scia di luci.... emozionante!!
Raggiunta la prima cima della giornata inizia il divertimento della prima discesa la prima parte molto bella al buio tra alberi
poi inizia la parte complicata ovvero su terreno e pietre ghiacciate dove per star in piedi mi sono giocato molti jolly 
Altra salita e subito dopo il ristoro trovo Vania che inizia ad incitarmi in lontananza e mi da un cinque quando la raggiungo!! Piccoli gesti che fanno un piacere immenso!!



Discesa, si torna all'agriturismo e trovo Roberto a farmi il tifo Yeah!!!
Altra salita, discesa con caduta sulle pietre ancora ghiacciate, guado dove fortunatamente facendo l'equilibrista su un tronco lo passo indenne.
Ristoro, ultima salita con parte finale bella tosta e via con l'ultima discesa per concludere il primo giro al 30°km all'agriturismo da dove siamo partiti.


Una bella pausa a mangiare (buono lo strudel), chiaccherare un po' con Vania e dopo essermi cambiato con vestiti asciutti si riparte per il secondo giro: 30km e ci siamo!!
Rifare il percorso fatto al mattino con il buio sembra di non esser mai passato da quelle parti e si scopre un nuovo paesaggio.
Nel frattempo conosco Elena, una signora di Arona, con cui faccio salita discesa e parte della seconda salita fino a quando non mi arriva una brutta crisi di fame.
Per fortuna ero a 400-500mt dal ristoro e in qualche modo lo raggiungo e mi fermo a mangiare e bere di tutto e di più.
Dopo 10-15' minuti al ristoro riparto come nuovo. Dopo tanto fango raggiungo nuovamente l'agriturismo.... -15 all'arrivo e vedendo che ho 3h 30' di vantaggio sul cancello orario
riparto sempre più convinto che il traguardo sarà mio!! Ho 7h30' di tempo x far 15km, non ho nessun acciacco, il morale è sempre più alto!!!
Peccato che mi attende una salita resa infernale dal fango ad ogni passo si scivola indietro allora inizio a spingere sempre di più sui bastoncini per salire. 
Finalmente anche la penultima salita è andata!! 
Discesa dove tra il mio stupore riesco ancora a correre decentemente e incontro dei ragazzi/e in mountainbike che si fermano a fare il tifo.... grazieeee!!
Altro passaggio indenne al guado e raggiungo il ristoro... -8!!
Finalmente al ristoro ritrovo un altro concorrente!! Peccato che sia un ragazzo rumeno quindi ciaooo chiaccherata.
Ultima salita quasi non mi sembra vero!! Guardo il Suunto e realizzo che le 12h son alla portata!! Non mi sembra assolutamente vero, ero partito pensando a 14h....
A questo punto scatta la modalità gara, VOGLIO stare sotto le 12h, meglio tardi che mai ahahahah
Nel salire mi fermo a guardare il tramonto sulle colline in lontananza (penso bye bye sotto le 12h), altro momento di grande emozione!!
Da solo sulla collina più alta a guardar il cielo con i suoi colori dall'azzurro all'arancio al rosso con tutte le sue varie sfumature....
ripensando a tutta la "strada" fatta oggi..... un'emozione pazzesca!!
Ora inizia il gioco con le lampade frontali tra me e il rumeno... io che mi volto e vedo la sua frontale sempre più vicina.... mi supera e si allontana.
Dopo un po' mi riavvicino... lui si volta vedendo la mia luce, è un divertente gioco di luci che si avvicinano si allontanano.
ULTIMA DISCESA!!! Per l'ennesima volta sorpasso il ragazzo rumeno
(azz questo mi ha detto che lui ha 10 punti UTMB e io dall'alto del mio unico punto me lo supero)
Inizio a veder in basso le luci dell'agriturismo.... sempre più vicine.... sempre più vicine....
CI SONOOOO!!! Passo sotto l'arco gonfiabile e dopo 11h 40' a braccia levate suono la campana dell'arrivo!!!

I tanto sognati 2 punti li ho portati a casa!!! son strafelice!!! ho anche avanzato 20' dalle impensabili 12h!!
Arrivare felice, senza intoppi, essendomi goduto ogni istante del viaggio, senza dolori ma con il sorriso stampato in faccia...... CHE BELLOOOOOOO!!!



Ora sotto a sognare la prossima avventura... la vita è fatta di sogni e obiettivi e il prossimo è già ben stampato nella mia testa!!

Questa è stata solo una tappa intermedia, a piccoli passi ti raggiungerò mio prossimo obiettivo!!!

Verona Marathon … 42195 metri con Erny !



 
Agosto 2015 … le unghie dei miei piedi devono ancora superare Firenze 2014, quando l’espresso #roadtoverona inizia a scaldare i motori … spunta nella mia mente la margherita del podista: Maratona SI / Maratona NO ? 
Con un pizzico di incoscienza mi dico “Ma sì dai , mandiamo ‘sta mail al coach! Qualche Santo sarà …”. Il programma di quest’anno prevede un “antipasto” di tre settimane, prima della consueta tabella di dodici. Dopo i primi allenamenti, svolti senza particolari problemi, con il proseguire della preparazione mi devo scontrare con la dura realtà: abbandonare il verbo caporettiano “ad manettam” e ripiegare su un più blando “ad minchiam”. Tabella ridimensionata (tre uscite settimanali), lunghi in solitaria ad orari assurdi (come non ricordare i 24 km “notturni” nella Bessa in compagnia di volpi e cinghiali; ed i 28 alle 6 di mattina “cricetando” su di una strada illuminata di 1 km). Almeno per i 30 riesco ad unirmi alla compagnia del Lago Maggiore … ma l’ ottimismo per la buona prestazione lacustre viene subito smorzato dall’ insorgere di un gonfiore in “zona tattica”. 
  • Diagnosi #1: sta finalmente uscendo la “Puteeenzz”: immediatamente scartata 
  • Diagnosi #2: “Prolasso delle gonadi” (causato dalla vita da single): improbabile 
  • Diagnosi #3: Ernia inguinale (da me subito battezzata “Erny”): verosimile … Internet non lascia dubbi … trattasi della suddetta, come confermano i medici … 
Manca un mese scarso … motivazione 0 e scazzo a 1000, ma è ora di confermare l’iscrizione e l’albergo. Ormai ci siamo, riesco ad unire l’ utile al dilettevole abbinando la trasferta podistica ad una rallystica (.. il primo amore): a pochi km da Verona si svolge una famosa gara, ed il Venerdì mi godo il sole dei Monti Lessini mentre a Verona città c’è un nebbione londinese. 
Il Sabato, raggiungo Mario & Family in centro per una pizza ed il ritiro del pettorale; tra foto di rito e cazzeggio tra gli stand, arriva l’ora di cena . Arrivo in ritardo al briefing convocato dal coach , ma il buon Marco mi riassume il tutto. Sono al tavolo coi Caporetti e la guest star Antonio… divertimento garantito! 
E’ l’anno del Giubileo, c’è una coda di runner in attesa dell’ udienza con “Papa Paolo Coach” per ricevere dritte sulla condotta di gara … noi preferiamo spostarci al Bar, dove un barista di colore (che scopriremo in seguito essere un buon corridore ) ci versa Jack e Montenegro per conciliare il sonno. Riesco a dormire nonostante la temperatura equatoriale , ma vengo svegliato alle 4 dal rumore della ventola del riscaldamento … ore 6 sveglia ufficiale … 6.30 colazione con OKI (non è un amico giapponese , ma un antinfiammatorio) e di corsa sul bus direzione Arena. Mentre camminiamo verso la zona partenza ci vengo dati degli adesivi per commemorare la vittime degli attentati di Parigi. Fa freddo, alcuni di noi si interrogano sul tipo di abbigliamento da indossare (Corto ? Lungo ? Medio ?) … per non farmi ulteriori seghe mentali ho preso solo il corto e prima dello start indosso la consueta busta della monnezza. 
Ci intruppiamo per entrare in griglia, c’è ressa, sono vicino a Tiziana e Sandro, sono conscio che li perderò subito: hanno un passo più veloce del mio! Entriamo al pelo, minuto di silenzio, countdown e colpo di pistola del sindaco leghista Tosi (avrà mirato a qualche keniano?). I primi km sono sempre critici: bisogna fare attenzione a non tamponare quelli lenti e guardare negli specchietti per schivare quelli veloci. Scorgo in lontananza due canotte gialle, li raggiungo deciso a correre con loro, ma Marco mi infonde ottimismo dicendomi di aumentare … faccio finta di crederci ed allungo il passo … ora sono con Pablo, Alex e Luca … ma perdo anche loro perché si fermano presto a fare pipì … Vado da solo alla cieca: non ho studiato il percorso ma guardando la cartellonistica e l’ ubicazione dei ristori capisco che da qui dovremo ripassarci … Usciamo dal centro abitato ed iniziamo a costeggiare l’ Adige (che per deformazione professionale continuo a chiamare Arno) … vedo il coach in bici che ci saluta … mi supera il Lima (… si ma lui fa la “mezza” …) e vengo raggiunto da Stefano, dopo un breve scambio di battute decidiamo di continuare insieme. Usciamo dal territorio di Verona ed entriamo in un paesino di periferia ed in una zona industriale, dopo la prima svolta mi distraggo guardando splendide ville sulla collina e conversando con una ragazza dai poderosi polpacci, simili a quelli dello juventino Gentile. Facciamo due calcoli sul passo e mi arruola come pacer (chi io?) … ma lei non si ferma a tutti i ristori e mi precede di una lunghezza … Rientriamo in centro per il passaggio dei 21 KM e troviamo le bimbe di Mario e Paolo che ci incitano. I km scorrono in scioltezza, Erny si comporta bene e se ne sta buona buona … iniziamo ad incrociare quelli che ci precedono, cerco fra loro facce note da salutare. Mi affianco ad un signore di Bergamo, scambiamo due parole: ha 64 anni ed è alla sua 210 Maratona … mi sento una merda e mi defilo in castigo … Siamo agli ultimi km ed iniziano le scene apocalittiche: c’è chi lotta coi crampi, chi vomita, chi impreca e chi cammina … cerco di non farmi impressionare: testa bassa e pedalare! Dopo un eterno giro di boa cittadino … mancano ormai solamente 2 KM … guardo il garmin e decido di dar fondo alle ultime risorse per inseguire il tempone. Taglio il traguardo alzando le braccia d’istinto … manco avessi vinto … finisco in 3h46m55s … Vengo medagliato e mi dirigo verso il ristoro, recupero il cambio e raggiungo il bus per il rientro in hotel . Sono soddisfatto: deambulo ancora senza particolari problemi e nel pomeriggio salgo già i gradoni dell’ Arena con gli amici! Dopo la cena il coach svela i pronostici e mi guadagno un “OK” in pagella: ho centrato l’obiettivo stimato ed abbassato il personale. PS: vengo a conoscenza che anche Angelo ed Alberto, valenti runner, soffrono di ernia inguinale … che mi stia veramente uscendo la “Puteeenzz” ???

lunedì 23 novembre 2015

Benvenuti !!!


Parte così la nuova avventura del Team Caporetto...

Un blog.

Ma perchè la scelta di un blog? La rete è piena zeppa di blog sul podismo: tabelle, ritmi  tempi e personali. Tutti a rincorrere il grande sogno di diventare piccoli o grandi campioni.

Sinceramente di un altro blog cosi non se ne sentiva il bisogno.

E infatti non sarà cosi! E' una sfida difficile ma quello che tenteremo di fare è  raccontare il mondo della corsa da un altro punto di vista: da quello dell omino medio.

Quello per intenderci che fino a 30 anni era un sedentario incallito, che non guarda le calorie nel piatto, che fa sport per divertirsi, che alla sera si sente invincibile e al mattino si ritira.. e scopriremo che alla fine è lui il vero campione.

E lo faremo con un occhio molto critico, a Capo Retto si,  ma con i piedi ben piantati per terra.
Non ci sarà un canovaccio precostituito, il blog racconterà di volta in volta storie diverse: alcuni saranno interventi  più tecnici, altri  squisitamente goliardici, passando per le recensioni delle gare che faremo.

Ma sopratutto impareremo a conoscere, gestire e infine amare la famigerata "MANETTA"...
perchè la storia insegna che... "Che tu sia Kenyano o Lajano... l'importante è la MANETTA :)"

Ad Majora!